D.Rose non può respirare – Eric Garner Video e la protesta di Broadway, NY

7 Dicembre, 2014

Derrick Rose è una superstar atipica. Taciturno, schivo, ossessionato dalla pallacanestro e dalla sua Chicago, città che gli ha messo sulle spalle il numero 1 ed il peso dell’eredità del precedente MVP della squadra, Michael Jordan. Un peso forse eccessivo per le sue ginocchia che da quando hanno fatto crack hanno privato la Lega di uno dei giocatori più esplosivi, entusiasmanti e coinvolgenti della recente generazione di superstar. Derrick Rose ha parlato poco del suo infortunio. Ne ha parlato molto l’Adidas, costruendogli sopra una campagna mediatica senza precedenti, per qualità ed investimento, nello sport business americano. Rose però ieri notte ha deciso di parlare. Lo ha fatto a modo suo, senza parole.

NBA: Golden State Warriors at Chicago Bulls

I can’t breathe (#icantbreathe) è lo slogan di una protesta che dall’estate scorsa sta scuotendo le fondamenta americane e che è tornato prepotentemente in voga il tre dicembre scorso, quando il Gran Jury ha deciso di non incriminare l’ufficiale Daniel Pantaleo per la morte di Eric Garner, 44enne afroamericano, ragazzone di 160 chili e padre di sei figli con piccoli precedenti alle spalle.

L’agente Pantaleo avrebbe eseguito, durante il tentativo di arresto di Garner, una mossa di soffocamento proibita dalla polizia stessa.
“I can’t breathe!” urlò allora Garner, pochi secondi prima di morire su un marciapiede di Staten Island. L’accusa? Vendere sigarette singole di contrabbando, non marchiate.

Video – occhio immagini forti

 


Da quel giorno, complici anche le vicende di  Ferguson, l’ultima frase di Garner è diventata uno slogan dell’orgoglio afroamericano, in un ritorno al passato che fa male ad un America ancora non troppo lontana da quella degli scontri razziali degli anni ’60. Spike Lee ha definito la storia di Garner il nuovo “Rodney King Case”.


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Tra le forme di protesta più belle e toccanti andate in scena, quella di alcuni operatori di Broadway (ballerini, coreografi, sceneggiatori, attori) dinanzi la stazione di polizia di Times Square, New York.

I Can’t Breathe – Broadway stars video protests

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