D_B_D – FLUSSI // _realytivism @ Av, Teatro Gesualdo (26 al 30 Ago)

26 Agosto, 2015

Il tessuto connettivo della musica ad Avellino, per la settima volta consecutiva – dal 26 al 30 agosto – segue una sola linea, diretta in un “Universo Tangente” : come approdo una dimensione temporale alternativa che, come un Tardis, si manifesterà al Teatro Gesualdo di Avellino. Una nuova deviazione del suono che costruisce un’ immaginaria linea retta spazio-tempo: dal loro attrito, si scatena un nuovo un Big Bang: #Flussi 2015. Uno smarrimento nel flusso elettrico ed elettronico che è stato correttamente battezzato “realytivism”: l’uomo non è più misura delle cose,  perde la sua centralità, insieme al suo nome, e diviene affluente del flusso.
Noi di #anhw abbiamo deciso di presentarvi “day-by-day” tutto ciò che avverrà in questo magnifico “festival dell’elettronica”: a partire da stasera con le performance audio/visive di Herman Kolgen, SenderFlos e Jealousy Party: ingresso completamente gratuito, orario di inizio 20:30 .


Herman Kolgen

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Tra il concetto di materia ed il suo “REALITYVISM” troviamo uno degli artisti più interessanti del panorama artistico contemporaneo: Herman Kolgen. L’unico musicista canadese al mondo conosciuto col nome di SCULTORE… perché? Semplice: quello che riesce a creare nel suo showcase con l’unione tra immagini e suoni è qualcosa che non ha a che fare con la realtà che siamo abituati a conoscere.
I suoi lavori sono il prodotto di una estrema sensibilità: in essi le dimensioni dell’invisibile e dell’inudibile prendono forma, manifestandosi alla percezione dello spettatore; si caratterizzano per un’originalità che non troverete in nessun altro artista. Uno di quegli incontri, quello di stasera con Kolgen, che capita di rado nella vita: ed è ancora più raro in Italia o ad Avellino.
Un’intricata scultura di suoni e immagini degna della quieta grandezza del Neoclassicismo alla Antonio Canova o della purezza architettonica del  Buonarroti; o, ancora,  della rivoluzione estetica di un Donatello o di un Bernini: i suoi interventi costruiscono delle vere e proprie architetture sonore, dove lo spazio fisico della sala ed il suo volume si trasformano in una geometria che si fonde con le nostre pulsiazioni cardiache.


SPOILER ALLERT !!!!!!!


 

 

Jealousy Party

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Mat Pogo e Roberta WJM, sono letteralmente imprevedibili! L’r&b ed il  funky riletti in chiave del tutto sperimentale e personale, con elementi di improvvisazione,  noise, dub-hop ed error music. Fuori da ogni schema che si possa mai disegnare, con una presenza sonora travolgente fatta re-mix e suoni riassemblati, rimescolano tutto in una partitura che sale sempre più di colpi, creando un’anima artistica libera ed in continuo movimento. Nel loro ultimo lavoro “PUNCA NOVA”, formato da due tracce di una ventina di minuti circa, si percepisce la metamorfosi dei “samples” e la trasformazione della materia: come se la cassa di una batteria si trasformasse in qualcos’altro, dando vita ad un suono del tutto nuovo ed originale. Don’t Sleeep on thisss! and press play.


 

SenderFlos

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Il loro album d’esordio intitolato “The Eyes” è un prodotto emozionale: creato su sorgenti sonore auto-costruite grazie ad un lavoro sui suoni molto particolare. Nel loro set up trova spazio un “bizzarro aggeggio” a corde ricavato da materiali riciclati, capace di generare suoni e rumori ambientali: per lo più utilizzato al fine di modellare sonorità oscure e gravi, senza limite di profondità. L’improvvisazione è ciò che li distingue dagli altri artisti: quando, infatti, entrano “in the zone”, ossia in una specie di trance quasi agonistica, il loro livello di concentrazione sonora raggiunge picchi che una persona comune non ha mai percepito e che, probabilmente, senza ascoltare la loro musica, non percepirà mai!



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