TRACK(S) OF THE DAY // PUNK’S NOT DEAD…

2 Marzo, 2016

È uno dei ritornelli più triti della storia della musica. Almeno dalla fine dei Settanta lo danno per morto. Il fatto è che farebbe comodo a molti: potrebbero, ad esempio, cercare di accreditarsi come il nuovo genere che canta le storture della società, dà voce agli ultimi e mostra al mainstream musicale un disincantato dito medio. Ci hanno provato in tanti a copiarne lo stile, l’abbigliamento, a clonarne i miti. Non si capisce che, quando un movimento nasce dal basso, è  la base che continua a deciderne i modelli. Non il vertice, non Mr. Sony o Mr. Virgin, con le sue speaker dall’amabile accento londinese. Insomma ragazzi, oggi parliamo di PUNK. Una piccola rassegna di brani (e band) pubblicati nel 2015. Scommettiamo che ne conoscete davvero pochi? Se dovesse capitarvi, niente panico, è normale: tutto il mondo è intossicato dalla sindrome del “punk di plastica”.

I TRADIZIONALISTI

Ecco, iniziamo così: tre band che, in qualche modo, hanno chiare le loro radici. I loro modelli. Da dove partone e dove arrivano.

1. DOWNTOWN BOYS – WAVE OF HISTORY

Attitudine punk rock. Fiati ed attitudine Ska. Molto Operation Ivy. Molto Energy. Enormemente marxisti e anticapitalisti: basti pensare che il loro disco d’esordio si intitola FULL COMMUNISM.



2. GOOD RIDDANCE – PEACE IN OUR TIME

Nella vita ci vogliono conferme. Punti ferme. Centri di gravità permanenti. Come i GOOD RIDDANCE. Idee chiare e suono duro, affilato e appuntito. Come una lama. Non a caso, indossano le maglie dei BAD RELIGION: da quale ramo il frutto sia caduto, è molto evidente.



3. WESTERN SETTINGS – CARL’S CONCERN

Lo so, lo so, sembrano troppo hipster per essere punk. Eppure, non si deve mai giudicare a prima vista. I signori, infatti, si inseriscono dritti dritti nella scia dei JAWBREAKER e dei REPLACEMENTS. Ragazzi, cosa volete di più?


I GIOVANI ENTUSIASTI

Giovani, carini e scanzonati. Band di ragazzacci che prendono il lato scanzonato, chiassoso e spaccone del genere. Masticano e digeriscono tutte le influenze di cui il punk si nutre; così, riescono a vomitare fuori bombe di pop-culture a velocità supersonica.

1. BAD COP/BAD COP – NIGHTMARE

Una band tutta al femminile che andrebbe ascoltata già solo per il nome scelto. Punk scanzonato, rapido e influenzato dallo psycho-billy. In più, una propensione all’immaginario horror. Semplicemente fantastiche!



2. LOCAL RESIDENCE FAILURE – AROUND THE WORLD

Giovani skater australiani alle prese con le difficoltà della vita. Devo davvero aggiungere altro?


GLI SPERIMENTATORI

Nonostante il genere abbia uno stile canonizzato, questo non significa che sperimentare sia impossibile. Insomma, avere la chitarra attaccata all’amplificatore e un distorsore non basta. Condizione necessaria ma non sufficiente, come le due ultime proposte dimostreranno.


1. TENEMENT – CURTAIN CLOSED

Anni ’60. Garage punk. Organo. Coretti. Armonie vocali. I Beach Boys che tirano lattine di birra ai Ramones. Chitarre compresse. Ritornelli pop. Il tutto è mostruosamente strano; eppure è fantastico.



2. ALGIERS – IRONY. UTILITY. PRETEXT.

Miglior disco 2015. Almeno per il sottoscritto. Qualche mese fa, vi avevamo presentato il primo singolo, BLOOD. Gospel, elettronica, chitarre e attitudine punk rock. Applausi. E inchino.



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