RAINY DAYS – D#3 // Fulkanelli + Fuzz Orchestra – live @ Av (7-12)

3 Dicembre, 2015

a cura di Emiliano Santoro e Domenico Porfido.


Il 4 dicembre ad Avellino comincerà una 5 giorni di “fotosintesi musicale”.
Anche quest’anno il Rainy Days Festival contesterà pioggia e freddo con 8 band di qualità.
L’evento prevede act musicali di artisti nazionali ed internazionali per una staffetta di concerti in alcuni dei locali più rappresentativi della città come: il Ynot Bar, il Godot Art Bistrot, il Meet Eventi, il Black House Blues ed il Museo Irpino .
Ovviamente noi di #ANHW.it ci saremo come al solito con i nostri modi di comunicazione, eccovi gli artisti del terzo giorno:

FULKΔNELLI

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Negli ultimi tempi si abusa un po’ di una certa terminologia secondo la quale ascoltando un disco si “intraprenderebbe un viaggio in un’altra dimensione” o si “vivrebbe un’esperienza del tutto particolare”. Non è il caso dei FulkΔnelli. Prendete l’album omonimo del 2012 (Lemming Records, OFFSET Records, Blinde Proteus) e provate ad indossare le cuffie. Di colpo vi sembrerà per davvero di essere in uno studio di un qualche alchimista del Medioevo.


 


Sottolineerei il “per davvero” perché questo è un grande disco. L’intenzione di mettere in musica il processo alchemico è chiara e se il Fulcanelli, pseudonimo dello scrittore di libri alchemici del XX secolo la cui identità resta ancora ignota e dalla quale il gruppo trae il nome, metteva su carta l’opus alchemicum per ottenere la pietra filosofale qui si mette su “nastro” il medesimo procedimento. La “gita” dura forse un po’ poco (come tutte le cose belle finisce sempre troppo presto) ma l’esecuzione dei tre lunghi brani è intensa. Scopriamo strumenti largamente impiegati nelle pratiche alchemiche, ALAMBIkkO, kOMPASSO e INkiostro e godiamo di un’improvvisazione sempre dinamica al punto giusto che da vita a “armonie sulfuree, anelli eterei, polimetrie celesti, polveri catalizzanti, frutto dʼun interplay morboso, sopra e sotto il Naturale”.



Harmonikes Mundi, il loro secondo lavoro è uscito il 16 novembre ed è proprio il loro Harmonikes Mundi Tour che li farà fermare al Black House Blues per il Rainy Days. Insomma, aspettiamo di ascoltare dal vivo il loro nuovo lavoro, ma nel frattempo solo complimento al Picconatore Paolo ‘VulKan’ Mongardi e dal Gran Mastro della 6 corde – nonché della verde 7 punte – Cristian ‘Helio’ Naldi.

Fuzz Orchestra

fuzz orchestra


 

Trio milanese nato nel 2006 dalle mescolanze incestuose della musica italiana, i Fuzz Orchestra riuniscono due Bron Y Aur (Luca Ciffo alla chitarra e Fabio Ferrario alle manipolazioni analogiche) e il neo-arrivato Paolo Mongardi (Zeus!, Ronin, Fulkanelli) che ha preso il posto di Marco Mazzoldi (Collettivo A6) alla batteria.
Terroristi del suono, i Fuzz Orchestra, partendo da un’improvvisazione radicale, giungono a un amalgama devastante basato sulle radici heavy rock dei membri della band. Vantano centinaia di concerti fra Italia, Europa e Stati Uniti, portando avanti quella attività di “militanza” politica che scuote le orecchie e le coscienze, ricordando tutto un immaginario sonoro, grafico, visivo che depreda un certo tipo di cinema italiano anni ’60, ’70, mixato con voci del fascismo, della Resistenza, della Liberazione fino ad arrivare allo stragismo, agli anni di Piombo in una violenza multidimensionale che si fa spazio con forza nel cuore degli ascoltatori. Tre sono i loro dischi sinora: Fuzz Orchestra/ Comunicato N°2 / Morire per la Patria. Quest’ultimo è il più estremo e costituisce una sorta di geografia della ribellione, contro il potere in ogni sua forma. La guerra dal vivo.


 


 


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