Track Of The Day // CrossRoads (1936)

26 Gennaio, 2016

I got to keep movin’, blues falling down like hail.


Oggi vi racconto una storia. O meglio una leggenda. L’ambientazione sono gli Stati Uniti del Sud, il periodo gli anni Trenta del Novecento. Immaginate un ragazzo di colore, di quelli un po’ mascalzoni che, seduti in riva al fiume suonano l’armonica tutto il giorno e, senza saperlo, stanno “inventando” il blues. Ora immaginate che lo stesso ragazzo, una volta imparata a suonare la chitarra senta il richiamo della notorietà, il richiamo che sentono quelli che hanno tanto da dire e che vogliono condividere le loro emozioni con quanta più gente possibile. Ma la vita non sempre va come vuoi, le difficoltà sono tante, e quella speranza si allontana sempre di più. Vuoi poter suonare la chitarra come nessun altro al mondo ma non puoi. Ora immaginate che all’improvviso arrivi qualcuno che vi permetta di realizzare il vostro sogno. Immaginate anche, però, che vi chieda in cambio la vostra anima e che quel qualcuno sia il Diavolo in persona. Cosa fareste? Robert Johnson non ci pensò due volte e pagò il fatto di esser divenuto uno dei più grandi musicisti del XX secolo con la vita. Avete presente il “Club 27”? Ecco se prendete la lista dei nomi famosi legati a questa tetra leggenda il primo è quello del chitarrista venuto dal Mississipi. Una leggenda, sicuramente, ma cosa meglio di una versione così “mitologica” può rappresentare la storia di un uomo che con la sua chitarra è riuscito ad essere il punto di riferimento di chi poi, in altri tempi, con altre modalità ha reinventato il modo di fare musica. Giusto per citarne alcuni: Bob Dylan, i Rolling StonesEric ClaptonJimi HendrixLed Zeppelin.

P.S.: Quasi dimenticavo di dirvi che quell’incontro avvenne allo scoccare della mezzanotte di un imprecisato giorno dell’anno presso un incrocio desolato…

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