TRACK OF THE DAY // SUBTERREAN HOMESICK BLUES (1965).

21 Ottobre, 2015

1965. La corrente elettrica attraversa le corde di una chitarra, trasmessa da un jack, collegato ad un amplificatore. Un menestrello folk, abituato al suono acustico, fa saltare, con qualche accordo, il banco. Cambia completamente le regole del gioco ed entra nella leggenda. Un incrocio tra Chuck Berry, Woody Guthrie e Pete Seeger, hanno detto. Liriche mitragliate, come non si era mai sentito prima. Una quantità di parole al secondo che anche i migliori MC, trent’anni dopo, avrebbero faticato ad eguagliare. Un testo in pieno stile Beat, con rimandi al migliore Jack Kerouac. Un video innovativo, in cui il giovane menestrello sfoglia dei cartelli con su scritte le parole del testo. Una canzone, infinite innovazioni, insomma. Roba da far tremare i polsi a qualunque altro musicista; ma qui non si parla di “qualunque altro”, signori. Qui si parla di Mr. Zimmerman, l’unico, immortale Bob Dylan. Uno a cui le regole sono sempre state strette. Uno tra i pochi in grado di cambiarle a proprio piacimento. Ascoltare per credere.


« You don’t need a weatherman to know which way the wind blows »



 

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