Vince “Invincible” Papale

16 Dicembre, 2014

“L’uomo che venne dal nulla”


Vince-Papale-1Purtroppo non si può inserire nella rubrica “I Choose a Legend” perché non è un Pro Football Hall of Fame. Non è tanto il fatto se fosse un fuoriclasse o meno, qui si parla di una delle più belle storie sportive d’America. Fu il Wide Receiver dei Philadelphia Eagles solo per tre stagioni tra il 1976 – 1978. Nasce a Chester dei sobborghi di Philadelphia, non un luogo, come spesso accade bellissimo dove crescere, pensate che qui, in quegli anni, i ragazzi si arruolavano per scelta non per chiamata. Papale non ha mai giocato a Football prima se non con gli amici al campetto perché frequentò da buon cattolico l’ Università di Saint Joseph con una borsa di studio per l’atletica perché il programma di football non esisteva. Qui nell’atletica si dimostrò un grande atleta di salto in lungo , salto con l’asta e triplo ma anche un ottimo corridore sopratutto al terzo anno. Dopo il college finisce in una squadra minore di football, molto amatoriale dove si gioca poco, male e sopratutto non si guadagna per niente. Allora per vivere Vince inizia a lavorare come barista senza mai abbandonare il campetto con gli amici. La moglie lo pianta da subito con la giustificazione che è un fallito ma VP e i suoi amici continuano a vedere le partite dei Philadelphia Eagles in televisione nello stesso bar dove lavora. Nell’estate del 1976 gli stessi Phila Eagles per riacquistare credibilità dopo una stagione non proprio fortunata, decidono insieme all’allenatore, Dick Vermeil e al general manager Jim Murray di organizzare un “training” privato per scrutare e trovare qualche giocatore nuovo senza contratto dal nulla. Da nulla arrivò Papale con 6-feet 2-inches (1.88 m) and 195 pounds (88.5 kg), abbondantemente sotto la stazza media di un pro-player e se poi ci aggiungete il fatto che aveva già 30 anni senza nessun presentatore, il suo futuro nella NFL non va’ in ombra, scompare proprio. Ma durante quell’allenamento Papale non va’ giù una sola volta mentalmente e anche con i lividi e dolori infiniti, non molla e soprannomi “vecchietto” da gli altri compagni di squadro non lo smuovono di un millimetro dal suo intento. Ma piano piano, giorno dopo giorno, quel soprannome cambia in “Rocky”, si sii avete capito bene, lo stesso del film del ’76 che non va’ mai a tappeto e lotta fino a svenire per la vita. Dal NULLA entra in squadra, diventa l’idolo di tutti, della città, della sua città e di quei suoi amici al bar, distrutti dalle birre che in quel momento avevano trovato una motivazione per vivere. Ha continuato a giocare sempre nel ruolo di wide receiver e nello special team, durante questo periodo, ha giocato in 41 su 44 partite di stagione regolare (stagioni regolari essendo 14 partite nel 1976-1977 e 16 nel 1978)ed ha registrato due recuperi fumble e un 15-yard in ricezione. È stato votato da Special Team a capitano dai suoi compagni di squadra e a “Man of the Year” degli Eagles nel 1978 per le sue numerose attività di beneficenza. Un infortunio alla spalla chiuse definitivamente la sua carriera nel 1979. Dopo il ritiro dalla NFL, ha lavorato sia in TV che alla Radio ma nel 2000 gli fu diagnosticato un tumore al colon… ovviamente non si è arreso… L’ha sconfitto! Qui s’incarna perfettamente lo spirito dei padri fondatori americani, ” Se vuoi, puoi”. Io credo che ognuno di noi, voglia avere un po’ di quello spirito che ha avuto ed ha dentro di sé Vince Papale nella sua vita, per affrontare il mondo per diventare qualcuno dal nulla, perché tutti nasciamo con del talento, ma molte volte siamo nati nel posto sbagliato, al momento sbagliato e se non vi piace questa storia, beh, ci sono altri programmi per voi, cambiate post o sito o programma.


“IL NUMERO #83 VIENE DAL NULLA ED HA RAPPRESENTATO SU QUEL CAMPO, OGUNO DI NOI.”


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