DOWNLOADED – Napster: the music, the battle, the revolution (2013).

10 Marzo, 2015

 Vi dicono niente i nomi di Sean Parker o Shawn Fienning? No? Beh, magari allora lo farà quello di Napster. Se all’inizio degli anni 00 -1999/2000 o giù di lì – eravate adolescenti come me, l’avrete certamente utilizzato. Poi, crescendo, magari vi sarete pure resi conto che il suo valore aggiunto non era tanto lo scaricare musica gratuitamente, quanto il principio di condivisione che ne era alla base. Infatti, sebbene le cause intentate dalle grandi major americane della musica riguardassero esclusivamente le perdite patrimoniali, la grande rivoluzione di Napster fu nell’utilizzo del web: iniziava l’era del social, della condivisione, dello scambio libero; insomma, a dire dei suoi fondatori, si sviluppavano le potenzialità per le quali la rete stessa era nata. L’intera comunità musicale fu coinvolta nel dibattito: gli artisti si schierarono a favore o contro questa impresa, sposandone le idee o schierandosi a difesa dello status quo. Apparentemente, la guerra fu vinta dall’industria musicale: Napster fu chiuso d’imperio per violazione del copyright; quindi, venduto a Roxio, divenne un servizio a pagamento. Ma era il paradigma ad esser cambiato per sempre: la musica si era associata ad internet; e il mondo, come lo conoscevamo, si sarebbe trasformato radicalmente. Downloaded ci riporta lì, nel mezzo dell’azione rivoluzionaria.


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