Intervallo: The end of the road

10 Dicembre, 2014

” Doubt thou the star are fire;

Doubt that the sun doesn’t move;

Doubt thruth to be a liar;

But never doubt I love “

William Shakespeare

Lo so, lo so… Vi devo ancora la fine del racconto. Non me ne sono certo dimenticato: ma come vi ho detto mi sto inumidendo la gola.

Come dite? Sono passati due giorni? Beh, da voi laggiù, magari: non certo quassù. Non ho ancora finito di bere il mio bicchierino, vedete… La differenza nel fluire del tempo può giocare brutti scherzi. Mettetela così: viaggiamo su fusi orari differenti.

A proposito di viaggi… Ieri si è conclusa la più lunga e bella cavalcata degli ultimi anni, ragazzi! Ben sette anni di avventure, sparatorie, colossali bevute e rombare assordante di Harley Davidson.

Sette anni di OMG moments.

Sette anni di chiacchiere e discussioni quassù, del tipo: e Tigs che fine farà? Clay la pagherà? E Gemma? Jax come reagirà a questa storia? E giù  polemiche infinite: come quando Martin Luther King e Malcom X quasi se le suonano per l’immagine delle minoranze etniche nello show; comportamenti riprovevoli: come Gandhi che salta sul divano, urlando: «Dai Jasckson, fagli il culo a quel cinese!»; o vere e proprie forme di imitazione: come Elvis che si fa crescere la barba per somigliare a Bobby.

Insomma, per chi non l’avesse ancora capito, ieri è andata in onda la series finale di Sons of Anarchy.

Tranquilli, tranquilli, non vi anticipo nulla… Correte a vederla, però. E se non sapete di cosa stia parlando, beh… Rimediate a questo scempio.

Accettate il consiglio di un Son of Anarchy originale.

Ora scappo. Sento un rombare di moto. Opie qui di fianco inizia a scaldarsi: non vede l’ora di riabbracciare i ragazzi. Prima di andare, però, gustatevi il promo dell’ultimo episodio; e la main track della puntata.

So long, brothers.



 

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