Track Of The Day /// LOST CONTINENT (1986)

2 Ottobre, 2015

“Lost Continent” è uno sguardo su un viale di foglie umide soffiate dal vento, una canzone che respira d’autunno. Quando il disco che la contiene fu pubblicato i Comsat Angels avevano già esaurito le magiche fonti dell’ispirazione. Fondato nel 1978 a Sheffield (UK), il gruppo di Stephen Fellows era entrato di diritto nel circuito post-punk, categorizzazione larga che includeva formazioni estremamente diverse tra loro come i The Cure, Siouxsie and the Banshee, Echo and the Bunnymen, The Chameleons e altri. I Comsat Angels resero imprevedibile la formula crepuscolare inaugurata dai pionieri Joy Division, aggiungendo un groove pulsante e qualche elemento psichedelico al freddo monocromatismo del genere. Nei primi anni ottanta il main stage della discografia mondiale era occupato dalla new wave con Depeche Mode, U2 e Simple Minds a dividersi una torta delle vendite ultramilionaria. I primi tre Lp (1980-1983) raggiungevano picchi d’intensità lirica senza precedenti, i brani erano attraversati da una carica debordante di tensione elettrica e destavano interesse per i dettagli ritmici e strumentali. I Comsat Angels hanno diviso il palco con U2 e Depeche Mode, perché la qualità della musica era fuori discussione. Ormai siamo assuefatti al pensiero che un’artista di talento non raggiunga il successo commerciale o a causa di un difetto congenito o per particolari demeriti nella gestione della propria carriera. Oggi nessuno li ricorda più soltanto per due motivi: uno è molto semplice; non hanno mai “spaccato” perché facevano canzoni poco radiofoniche, l’altro è che non esistono più dal 1995, anno dell’ultima prova in studio.

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