Track Of The Day // The Devil’s Dancers (1982)

22 Ottobre, 2015

Gli Oppenheimer Analysis sono una band nata dall’incotro fortuito tra Andy Oppenheimer e Martin Lloyd alla World Science Fiction Convention del 1979 a Brighton. Diverse sono le passioni in comune che hanno permesso ai due di diventare rapidamente grandi amici: David Bowie, l’elettronica, le “band al sintetizzatore” come i Soft Cell e gli Human League, i film di fantascienza, i fumetti degli anni 50 zeppi della propoganda post Seconda Guerra Mondiale, l’estetica e la politica degli anni della Guerra Fredda e tutte quelle tematiche legate allo sviluppo delle armi atomiche. Questo mix di ingredienti, amalgamati a dovere, ha dato vita alla foggia del gruppo. La loro è un’elettronica per nostalgici, grezza, fredda come un inverno nucleare, spesso prodotta servendosi di strutture non proprio di prima scelta; eppure, le vibrazioni che i synth analogici diffondono giungono all’ascoltatore in una veste di rara bellezza e sopraffina classe. E’ una fusione a freddo di suoni. Scommetto che non appena premuto il tasto play inzierete a ballare in questo modo.



Andy e Martin iniziarono a scrivere e registrare pezzi nel 1982, vennero così calcati i primi palchi, incisero il loro primo demo che fu subito seguito dal primo album – New Mexico – composto da 12 tracce, venduto venduto ai concerti o per corrispondenza. Le copie delle cassette prodotte finirono in un breve lasso di tempo e la critica dell’epoca recepì la loro minimal wave/cold wave elogiandoli con ottime recensioni. Nonostante il successo i due, musicalmente parlando, sono stati fermi un bel po’, fino al 2005, anno in cui ripreso i concerti grazie alla riscoperta del filone musicale di cui sono stati pionieri.
Pensante che Andy nel periodo in cui si è interrotta l’attività con il socio Martin non solo ha portato avanti un progetto solista, ma nel frattempo è diventato un esperto ed un consulente per quanto riguarda la difesa da attacchi terroristici attraverso armi chimiche, biologiche e nucleari. La reunion, nell’ambiente, fu clamorosa e portò alla ristampa di New Mexico ormai diventato introvabile. L’attività live della band si interruppe nel 2011 e nel 2013 Martin Lloyd morì all’età di 62 anni.

Vi lascio con uno dei loro pezzi, attualmente il mio preferito.


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