D_B_D // C2C – DAY 3 @ Torino (6-11)

6 Novembre, 2015

a Cura di:
Gift Of Gabbo / Domenico Porfido / Pasquale De Prizio / Do Hope


Siamo al day #3!!! È questa è una “BIG DATE” di quelle probabilmente irripetibili perché ?? beh, meglio dare uno sguardo alla LINE-UP !!!

THOM YORKE // TOMORROW’S MODERN BOXES – Italian exclusive

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Thom Yorke non ha certo bisogno di presentazioni. Il seminale musicista britannico presenterà, in esclusiva per il Club2Club di Torino, il materiale del suo ultimo album solista, Tomorrow’s Modern Boxes (Landgrab, 2014), insieme al produttore e collaboratore Nigel Godrich e gli evocativi visual di Tarik Barri. Yorke, con i suoi Radiohead, ha costruito una delle pochissime proposte dei secondi anni Novanta capaci di coniugare qualità estremamente elevata e seguito di pubblico realmente vasto, coniando un linguaggio musicale peculiare, che combina cupe visioni futuriste con uno spleen malinconicamente decadente. Nei lavori da solita e nel disco Amok (XL recordings) con gli Atoms for peace (formazione in cui milita anche Flea dei Red Hot Chili Peppers), Yorke ha proseguito su una scia intima di forte alienazione, continuando e, molto spesso, calcando quel rinnovamento già intrapreso alle soglie degli anni zero. Pronti tutti per il set del genio di Wellingborough. L’artista britannico, come sempre ha fatto in questi lunghi anni, vi stupirà ancora una volta.



 

BATTLES // live italian exclusive

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I Battles sono praticamente un supergruppo. Tutti i loro membri, infatti, vantano esperienze di grande prestigio: Ian Williams (ex Don Caballero e Storm & Stress), Tyondai Braxton (polistrumentista e figlio del grande jazzista Anthony Braxton), David Konokpa (Lynx) e John Stanier (Tomahawk, ex Helmet). Dopo la dipartita di Braxton, la band newyorkese non ha perso lo smalto che la contraddistingue. Math-rock magmatico, vitale, non pura geometria fredda e assemblata con precisione chirurgica, sono caratteriste essenziali del loro suono violento quanto impeccabile. Dopo vari EP, i Battles sono stati ingaggiati, ormai da un po’, niente di meno che dalla Warp. L’ultimo disco La Di Da Di (Warp, 2015), è una valvola cardiaca, dal sapore indie, pronta ad esplodere. Impossibile perderli a Torino.



Four Tet

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 Se mi chiedessero, come in questo caso, di descrivere Kieran Hebden, in arte Four Tet, e la sua musica in maniera elementare, la mia prima risposta sarebbe un semplice quanto poco esaustivo “Eh…”, che lascia molto a desiderare. Il motivo è molto facile da capire: la musica di Four Tet non la si può etichettare come semplice elettronica. Per farvi capire meglio, vi farò un paragone cestistico che calza a pennello (se non seguite il basket, mi dispiace per voi): per me, Kieran Hebden è lo Scottie Pippen del mondo dell’elettronica, in quanto è di una versatilità unica del suo genere; infatti, anche nello stesso album, può passare da un pezzo ambient ad uno più “danzereccio”. Una dimostrazione è il suo ultimo lavoro, “Morning/Evening”, un album da 40 minuti “per celebrare il solstizio d’estate”. Le due tracce che compongono il lavoro sono come il sole e la luna: se “Evening Side” è il tipico prezzo che vuoi ascoltarti per rilassarti seduto sul balcone di casa mentre fissi le stelle, magari mentre stai sorseggiando una birra ghiacciata, “Morning Side” ti porta tra i profumi e gli odori dell’India: ti troverai trasportato tra i mercati di Nuova Delhi, grazie anche alle voci che l’artista londinese ha campionato dalla canzone “Main Teri Chhoti Bahna Hoon” di Lata Mangeshkar.


JAMIE XX

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Jamie Smith, conosciuto nel mondo della musica come Jamie XX, è un produttore e remixer inglese, membro della band londinese The XX. E’ entrato a far parte della band nel 2007 insieme a vecchi amici di scuola, la Elliott School, stessa scuola frequentata da rinomati artisti come Hot Chip, Burial e Four Tet. Il primo album della band è stato pubblicato nel 2009 ed il successo è stato mondiale, ma Jamie, nonostante il ruolo di rilievo nel gruppo, ha sempre lavorato ai suoi remix. Nel 2010 ha remixato diversi brani del musicista statunitense Gil Scott-Heron, tratti dall’album di quest’ultimo “I’m New Here”. I singoli estratti dall’album, “NY Is Killing Me” e “I’ll Take Care Of U”, hanno attirato molta attenzione sia da parte del pubblico che della critica e hanno posto le basi per la pubblicazione, nel 2011, del disco firmato da entrambe gli artisti “We’re New Here” che ha riscosso il plauso degli esperti del settore. A inizio 2015 Smith pubblica il suo secondo lavoro in studio – In Colour – che da molti è stato definito il disco dell’anno.


Prurient

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Ideologo di un’idea di suono, Prurient è il moniker dedicato all’elettronica da performance “estreme” di Dominick Fernow. Terrorista del suono, espressione di una forma radicale di musica, Mr. Fernow ha fondato nel 1997 l’etichetta Hospital Productions, che si manifestava come un negozio fisico, studio e laboratorio di packaging nell’East Village di Manhattan. Oggi, anche con il moniker di Vatican Shadow, è uno dei musicisti e produttori più importanti del suono noise (fra le sue produzioni anche Novos Mistérios del duo nostrano Ninos du Brasil). La sua più classica e folle mentalità newyorkese nel nuovo millennio lo ha portato a diventare uno degl’artisti più influenti del panorama industrial elettronico, uscendo su testate importantissime come The New Yorker, Pitchfork Media e The Village Voice.


CARTER TUTTI VOID (UK – live – Italian debut exclusive)

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L’equazione di Dirac afferma che se due sistemi interagiscono tra loro per un certo periodo di tempo e poi vengono separati, non possiamo più descriverli come due sistemi distinti, ma in qualche modo sottile diventano un unico sistema.
Secondo il teorema di Weierstrass, una funzione continua in un intervallo chiuso [a,b], con a e b entrambi finiti, possiede almeno un massimo assoluto e un minimo assoluto in [a,b].
E’ attraverso questi due richiami alla matematica e alla fisica che descriverei l’ultimo lavoro, e in generale la musica, dei Carter Tutti Void, chiamato, non a caso, “f (x)”. Ho volutamente accennato all’equazione di Dirac in quanto, anche se come sensazioni è diverso dal precedente “Transverse”, si sente ancora qualche condizionamento del vecchio album; un motivo, inoltre, è sicuramente l’influenza e il nuovo mood che Nik Void ha dato al vecchio duo formato solo Mrs. Carter e Mrs. Fanni Tutti.
Il rimando alla matematica è facilmente intuibile: già nella prima traccia, “f (2.4)”, il flusso musicale arriva in maniera continua, senza alcuna sbavatura od eccesso, nonostante i continui cambi di ritmo e suoni.
A farla da padrona nell’album, però, è sicuramente “f (2.2)” che più incarna lo spirito delle mie parole; una traccia da ascoltare tutto di un fiato, possibilmente ad occhi chiusi.

 


 

Todd Terje

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Quando ho ascoltato per la prima volta la musica di Todd Terje, ho pensato di aver preso la DeLorean ed aver viaggiato nel passato e di trovarmi dentro allo storico locale “Studio 54” di New York, in voga soprattutto durante gli anni ’70. Il nostro buon Marty McFly dalla Norvegia (i riferimenti a Ritorno al futuro non sono casuali, basti ascoltare “DeLorean Dynamite”) riesce a pescare sapientemente musica dal passato per riproporla in chiave moderna: si va dal funky fino alla vera e propria disco music, per arrivare addirittura a ritmiche da samba nella “caraibica“ “Svensk Sås”, contenuta all’interno del suo ultimo lavoro “It’s Album Time”. Prendendo spunto da “Strandbar”, considero l’ultima fatica di Terje come un Long Island che va bevuto con la giusta calma, per far sì che ti entri piano piano in circolo; dopo un quarto d’ora, sei lì che ti muovi per il locale con strane movenze. Quindi smettete di dormire, prendete il vostro cocktail ed iniziate a ballare perché It’s Terje Time!


Ninos du brasil //  live

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Duo tutto nostrano, formato da Nico Vascellari e Nicolò Fortuni, i Ninos du Brasil sono una delle realtà più belle della scena elettronica italiana e non solo. Ritmi e suoni cupi, orgasmi tribali e performance pazzesche hanno fatto sì che il patron della Hospital Productions Dominick Fernow (aka Prurient, Vatican Shadow ecc.) li prendesse sotto la sua ala protettrice, ed infatti, il secondo disco Novos Mistérios (2014) è uscito proprio con l’etichetta chiave per la scena noise-industrial, proiettando il loro moniker nei più importanti festival in giro per il mondo. Maschere e danze macabre vi doneranno forza e sapienza. Lasciatevi indottrinare.



 

SOUNDWALK COLLECTIVE


 

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Gruppo di artisti e compositori internazionali residenti tra Berlino e New York, composto dal fondatore Stephan Crasneanscki (Russia – Francia), Simone Merli (Italia) e Kamran Sadeghi (Iran – USA). Attivi sin dal 2000, si definiscono nomadi sonici, intenti ad esplorare e documentare luoghi che vanno dalla desolazione del Rub ‘al-Khali alle coste del Mar Nero. Qui presenteranno ‘Berghain: Vibrations & Resonances’, un progetto sonoro che interpreta l’architettura del Berghain, leggendario club berlinese, “suonando” la struttura dell’edificio come uno strumento musicale. Ingegneri della musica e dello spazio, le loro opere hanno una forma totalizzante che immergerà il pubblico nel pieno del buco nero del famosissimo tempio techno tedesco.



 

HOLLY HERNDON

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In un groviglio di architettura, design, filosofia, etnografia, Holly Herndon ha partorito, quest’anno, un album finissimo e fra i migliori nel suo genere, Platform (4AD). Nata in Tennessee, poi vissuta a Berlino, ora a San Francisco, la Herndon ha sviluppato un rapporto intimo quanto ossessivo e calcolato con la macchina tanto da essere una delle protagoniste per quanto riguarda la laptop performance e l’umanizzazione di tale strumento: il corpo diviene, di fatto, protesi della macchina e viceversa, in un atto distopico che supera la realtà stessa.


 

Anthony Naples

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Nato a Miami, Anthony Naples vive da quasi sette anni a New York City. Cresciuto tra i dischi dance, bass music, hip hop e r’n’b della madre e i dischi rock del patrigno, produce il suo EP d’esordio Mad Disrespect (Mister Saturday night records, 2012). Ma è stato Four tet a far sì che Naples (che, ricordiamo, è il suo vero nome, non un nome d’arte) pubblicasse per la sua etichetta, Text Records, il suo album di debutto Body Pill, nel febbraio 2015, ispirato alla Grande Mela e soprattutto al suo skyline che ha “formato” un suo certo tipo di house music. Dal 2013 gestisce l’etichetta Proibito. Suoni sporchi e metropolitani ma raffinati al contempo vi scalderanno dentro.



 

TALA //  Italian debut exclusive

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La cosa che mi più attira di un artista è quando riesce a fondere genere normalmente incompatibili tra loro; se l’operazione è fatta alla perfezione, può nascere qualcosa di magico ed unico. TĀLĀ sicuramente fa parte della cerchia di artisti con questo talento. Nata a Londra da padre dell’Iran e da mamma londinese, fin da piccola ha ascoltato musica iraniana insieme alla pop music di Michael Ball, influenza che si sente “un tantino” nelle sue canzoni e il suo ultimo lavoro, “Alchemy – EP”, lo dimostra apertamente. Le ritmiche della musica araba accompagnano ogni lavoro di TĀLĀ ed il tutto è sorretto dalla sua meravigliosa voce. Non pensate, però, che tutte le tracce siano pacate e tranquille: i synth, le chitarre e a volte anche delle squillanti trombe, ti azzannano come un tigre della Persia; così, mentre neanche te ne accorgi, il tuo corpo si sta muovendo per tutta la stanza, coordinata alla testa che fa su e giù. Dopo averla ascoltata una volta, non riuscite più a smettere. Vi sentirete come Indiana Jones che, dopo mille peripezie, ha finalmente trovato l’idolo d’oro…e non è un caso che “oro” sia proprio la traduzione in farsi di “Tala”. DON’T SLEEP ON THIIIIS!


 

GANG OF DUCKS SOUNDSYSTEM

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Una delle label più innovative in ambito elettronico, la troviamo proprio in Italia. Ci riferiamo al gruppo di artisti che opera sotto l’ombrello Gang of Ducks. Legati al culto primitivo-esoterico e “deviati” dalla periferia torinese, il gruppo usa il tratto cyber e l’immaginario dark come sintesi estrema del reale e soprattutto cercando sempre una forma in continua in evoluzione. Il misterioso collettivo opera fra Torino e Berlino e ha pubblicato album ed EP di artisti italiani e internazionali come Ital, Traag, My Panda Shall Fly, Vaghe Stelle, Dave Saved, XIII, Sabla e molti altri. Il dj set del Soundsystem è un B2B tra due delle menti dietro al progetto con brani dell’etichetta, dubplates e altri dischi legati alla label.



Stenny

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Nato nel 1988 a Torino, Stenny si è fatto conoscere al gran pubblico grazie ai suoi EP che vanno a fondere diversi generi. Ascoltando l’ultimo suo lavoro, “Hagale”, l’artista torinese veste i panni di un funambolo che, come in “The Walk”, cammina in equilibrio, ma non tra due palazzi, bensì tra techno, new wave ed elettronica, pescando sapientemente suoni da ognuno di questi ambienti. Dal calderone possiamo pescare tracce come la title-track, un pezzo dalla forte componente techno oppure la mia traccia preferita dell’album, “Ruins”, ovvero una frenetica danza tribale a colpi di percussioni che corrono velocemente durante l’intera durata del pezzo. A chiudere il tutto troviamo “Three Mile Island”, un richiamo da un’isola lontana che fa calare il sipario sull’EP.


OMAR SOULLEYMAN

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Omar Soulleyman è un musicista siriano nativo del piccolo villaggio di Tell Tamaer. Ha iniziato la sua carriera come cantante part-time per i banchetti nuziali. Omar è un arabo sunnita nato nel 1966, la sua carriera è iniziata nel 1994 insieme ad un gruppo di musicisti con cui si esibisce ancora. Sono centinaia gli album prodotti dall’artista, circa 500, sia in studio che live, molti dei quali sono registrazioni effettuate durante le esibizione ai matrimoni. La sua musica è fortemente influenzata dalla cultura curda, araba e turca e nel 2013 è stato notato dall’etichetta inglese Ribbon Music che gli ha permesso di fare il suo debutto nella musica occidentale con l’album Wenu Wenu. La critica occidentale ha definito il suo stile con il termine techno-dabke.


LORENZO SENNI

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Lorenzo Senni è un musicista italiano nato a Cesena nel 1983. Inizia il suo viaggio nel mondo della musica con le prime esperienze da chitarrista in band hardcore delle sue parti, in seguito entra a far parte dei Le Harmacy come batterista. Nel tempo ha approfondito le sue conoscenze in merito all’utilizzo di alcuni software per la produzione musicale e questa passione lo ha portato al debutto da solista con l’album Early Works, prodotto da Kesh Recordings in collaborazione con Presto?!, etichetta fondata e gestita dallo stesso Senni. Dopo due anni è la volta di Dunno, secondo album che sperimenta in forma concettuale le possibilità offerte dalla Computer Music. Il 2012 è l’anno della svolta, l’emiliano pubblica a distanza di poche settimane due album, Hexplore Superfluidity (con il moniker Stargate) e Quantum Jelly, partoriti entrambi dall’utilizzo del synth Roland JP-800 controllato da uno dei software utilizzati dall’artista. Quantum Jelly ha fatto conoscere Senni in tutto il globo ed è stato incluso in importanti classifiche del settore tra i migliori lavori del 2012. Il 2014 è l’anno del suo quarto lavoro in studio – Superimpositionis – lo stesso Senni lo ha inteso come una “spiegazione” di Quantum Jelly. In questi anni sono diversi gli artisti con cui ha collaborato, il più importante How To Dress Well. Ha calcato i palchi e i festival più importati del pianeta, tra cui il Sonar Festival e lo stesso Club To Club.


KUEDO

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 Kuedo è Jamie Teasdale, emerso dallo scioglimento dei Vex’d in cui operava insieme a Roly Porter. Il suo album solista, Severant (Planet-Mu, 2011), è una prateria dub-elettronica, sognato nelle notti fredde di Berlino, dove il rapporto uomo-macchina assume una connotazione romantica impossibile da percepire altrove. Kuedo risente di influenze targate Air, Four tet, ma anche di quell’indietronica velata che non ti aspetti. Il suo ultimo EP Assertion of a surrounding presence (Knives, 2015) è un lavoro di cristallo da claustrofobie celestiali.







venerdì 6 novembre


• STAZIONE METRO LINGOTTO
19:00 De Niro

•HOTEL AC TORINO – ABSOLUTSYMPOSIUM con Club To Club
19:30 SOUNDWALK COLLECTIVE (US/DE – live)
20:30 STENNY (IT – live)

• LINGOTTO FIERE – Field Day Stage (Padiglione 1)
20:30 HOLLY HERNDON (US – live)
21:30 CARTER TUTTI VOID (UK – live – Italian debut exclusive)
22:45 BATTLES (US – live – Italian exclusive)
00:00 FOUR TET (UK – live – Italian exclusive)
01:30 THOM YORKE – TOMORROW’S MODERN BOXES (UK – Italian exclusive)
03:30 JAMIE XX (UK – Italian exclusive)
05:00 LORENZO SENNI (IT – live)

• LINGOTTO FIERE – Red Bull Music Academy Stage (Sala Gialla)
21:30 GANG OF DUCKS SOUNDSYSTEM (IT/DE)
22:30 TALA (UK – live – Italian debut exclusive)
23:30 OMAR SOULEYMAN (SY – live)
00:30 NINOS DU BRASIL (IT – live)
01:30 ANTHONY NAPLES (US)
02:30 TODD TERJE (NO – live)
03:30 KUEDO (UK)
04:30 PRURIENT (US – live)





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