Pass The Popcorn // 24 Hours Party People

22 Novembre, 2015

“Twenty four hour party people
plastic face ‘carn’t’ smile the white out”


Qualche settimana fa dalle pagine di A New Hope Webzine ho avuto il piacere di parlarvi, per la rubrica Pick Of The Day, della Factory Records, trattando l’argomento da una prospettiva ben definita, ovvero l’importanza dell’estetica per e della casa discografica che senza dubbio ha innovato le metodologie comunicative delle etichette musicali.
Tuttavia, per poter meglio comprendere un fenomeno è sempre opportuno analizzarlo da diverse angolazioni, perché seppur il risultato prodotto dagli eventi sia organico esso è frutto della somma di addendi qualitativamente e quantitativamente differenti.
Oggi, con Pass The Popcorn, la vicenda della label mancuniana verrà analizzata soffermandoci sul personaggio protagonista della storia, Tony Wilson, il co-fondatore della Factory Records nonché padre spirituale della nuova scena musicale della città inglese, la scena di Madchester.


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Anthony Howard Wilson, detto Tony, nasce a Salford il 20 Febbraio 1950, soprannominato successivamente “Mister Manchester” avendo speso la sua vita e la sua carriera per la promozione della città. Tony è stato un giornalista, conduttore radiofonico ma soprattutto televisivo lavorando per Granada Television e BBC.


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 Il film che oggi vi propongo, del regista inglese Michael Winterbottom, è 24 Hours Party People, presentato in concorso a Cannes per la 55° edizione del festival. In 117 minuti Winterbottom riesce appieno a descrivere il carismatico, stravagante, poliedrico, geniale, sfacciato personaggio che Tony Wilson è stato. La pellicola ripercorre i 14 anni di vita della Factory Records, la storia di Wilson (interpretato da Steve Coogan) è raccontata mescolando stralci di vita privata e pubblica, includendo riferimenti biografici attendibili, spezzoni di video dell’epoca, ma anche miti e leggende che circolavano nell’ambiente.
Il risultato è una pellicola intrigante, godibile, leggera, ma mai inconsistente che riesce a raccontare il percorso che dal punk, attraverso musica elettronica, ha portato al “movimento” rave rendendo Manchester celebre in tutto il mondo. Nonostante il punto di riferimento sia Wilson, fondatore del mitico club The Hacienda, nella narrazione sono comunque inclusi gli artisti che hanno contribuito a rendere celebre la label e cambiare per sempre la storia della musica, basta citare i Joy Division, i New Order e gli Happy Mondays. La parabola della casa discografica inglese è terminata nel 92, Wilson è morto nel 2007 a causa di un male incurabile, la Factory Records vivrà per sempre.

Buona visione e Rave On!

Streaming

Bonus

 La BBC nel 2007 ha realizzato un documentario sulla casa discografica di Manchester:


“Factory Records: Manchester from Joy Division to Happy Mondays”



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