Track Of The Day // Beams (2015)

5 Febbraio, 2016

Può la morte generare vita?


Shlohmo, al secolo Henry Laufer, è un producer californiano stabilitosi a New York. Lo scorso Aprile, a distanza di 4 anni dal primo album e dopo svariati Ep, è ritornato svelando al mondo il suo inferno privato. Lo statunitense cambia rotta abbandonando i colori e le atmosfere primaverili di Bad Vibes. Il secondo lavoro in studio è diametralmente opposto, suona violento e devastato, è un sentiero nel dolore. Dark Red è stato inciso dopo la scomparsa di una persona cara al musicista e lo stesso Laufer ha dichiarato che ha cercato di concepirlo come l’incontro tra i Borads Of Canada e Burzum sulle rive dello Stige. E’ come se avesse voluto elaborare attraverso le 11 tracce il lutto patito.


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Se nei lavori precedenti era evidente una maggiore attenzione per le armonie, per il logos, in Dark Red il punto focale è la sfera emozionale, l’irrazionale, il pathos. In poco più di 58 minuti Shlohmo intraprende un oscuro viaggio introspettivo in cui prova  ad affrontare le conseguenze che la perdita ha comportato. Quasi tutto il disco sembra suggerire che Sholohmo non abbia alcuna possibilità di sfuggire alla sofferenza, ma se così fosse la domanda iniziale sarebbe mera retorica. Henry Laufer convogliando in quest’album tutto il dolore penato è riuscito in qualche modo ad affrancarsene, ha dato vita ad una nuova creatura prendendo le mosse da una morte,  riuscendo perfino a trovare un barlume di speranza in fondo al tunnel.

Ascoltate Dark Red tutto d’un fiato, giunti a Beams  capirete.



 

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