TRACK(S) OF THE DAY // 3 from Jamie T (’07 – ’14)

8 Marzo, 2016

Generazione trentenni: quest’oggi ci occupiamo di Jamie Treays, in arte Jamie T, classe 1986, da Wimbledon, Inghilterra. Professione cantautore talentuoso, in grado di miscelare lo stile punk rock di strada dei The Clash, il che implica una bella quantità di influenze da sound diversissimi – ska e reggae prima di tutto – con il rap britannico, elettronico e stiloso, dei The Streets. Non credete sia possibile ottenere un suono del genere? Beh, infedeli che non siete altro, provare per credere: vi prometto uno scacco matto in tre mosse o, se preferite, in tre canzoni; una per ogni album fino ad oggi pubblicato.

MOSSA #1: SHEILA\Panic Prevention (2007)

Avere 21 anni e pubblicare un album di esordio direttamente con la Virgin, nominato ai Mercury, non è proprio da tutti. Avere nel video – e poco prima della morte, per giunta – un attore-leggenda del calibro di Bob Hoskins (ve lo ricordate «Chi ha incastrato Roger Rabbit?», vero? Ecco, lui è l’essere umano, non il coniglio…), non deve essere una cosa semplice semplice. Bene, Jamie T è uno di quelli a cui queste cose riescono al primo colpo. D’altronde ammettiamolo: con una canzone così forte, era matematicamente impossibile fallire.


MOSSA #2: STICK’N’STONES\Kings & Queens (2009)

Avere 23 anni, un album con la Virgin nominato ai Mercury, un video con Bob Hoskins come protagonista e decidere di firmare con la EMI per fare un disco che, pur mantenendo le influenze e il mix di stili e suoni, riprende la solida tradizione tutta britannica del cantautorato impegnato, ribelle e punk. Insomma, confrontarsi con mostri sacri come Billy Bragg o Joe Strummer non è da tutti: Jamie T ci prova e riesce anche a non uscirne troppo malconcio.


MOSSA #3: ZOMBIE\Carry on the grudge (2014)

Poi cinque, meritati anni di pausa. Tornare in pista a 28, con un nuovo disco, sempre per la EMI e dimostrare la propria maturità artistica. Un disco che è un’ode ai The Clash, con un mix di suoni e stili che va dal Damon Albarn solista, passando per i The Black Keys e il rap-rock. In una parola consolidare: dare sostanza al proprio talento, irrobustirlo con anni di ricerca.


SCACCO MATTO!: Rabbit Hole\Carry on the grudge (2014)

Vi salutiamo, festeggiando lo scacco matto, con questa BONUS TRACK. Buon ascolto!



 

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