Track Of The Day // Just Like Honey (1985)

18 Dicembre, 2015

Trent’anni fa i The Jesus and Mary Chain pubblicavano Psycocandy cambiando per sempre la storia della musica. I fratelli William (chitarra) e Jim (voce) Reid sono stati e sono (anche dopo il classico scioglimento del gruppo che sembra toccare a tutte le band della terra d’Albione per liti tra fratelli) l’anima del gruppo, la prima formazione dei due scozzesi comprendeva Douglas Hart al basso e  Murray Dalglish alla batteria poi sostituito da Bobby Gillespie, futuro leader dei Primal Scream. I fratelli Reid con un solo album sono riusciti a gettare le basi dell’intero movimento shoegaze, tant’è che My Bloody Valentine, Slowdive, Ride e Spiritualized (solo per citarne alcuni) non faranno altro che perfezionare la lezione dei fratelli di Glasgow che forse, nel lontano 1985, nemmeno si resero conto della portata della loro musica, la quale rinnovò per l’ennesima volta nella storia della musica la struttura della canzone melodica.
I The Jesus and Mary Chain sono riusciti a fondere la veemenza dei Sex Pistols, le atmosfere tetre dei Joy Division, il caos dei Velvet Undeground, la psichedelia dei Doors e le melodie del glamrock.


jamc-psychocandy-shows


Nell’84 si fecero notare con il singolo “Upside Down” ottenendo il contratto discografico con la Blanco Y Negro, etichetta satellite della Warner, e grazie a questo, l’anno seguente, debuttarono con il primo album. Psycocandy venne rilasciato il 18 Novembre del 1985 e ne furono estratti tre singoli: You Trip Me Up, Never Understand e Just Like Honey.
Gli scozzesi hanno fatto incetta degli insegnamenti degli oltre 20 anni di musica che li ha preceduti, riuscendo a dar vita ad un sound che fino ad allora non s’era ancora sentito e conferendo un quid pluris a quanto mutuato dai mostri sacri citati. Infatti mentre la furia del punk dei Sex Pistols era proiettata tutta all’esterno quella dei The Jesus and Mary Chain segue il tragitto opposto; il caos dei Velvet Underground rispecchiava la licenziosa New York di fine anni ’60 invece quello degli scozzesi riflette i tormenti esistenziali dei fratelli Reid e di un’intera generazione; le atmosfere dark e la desolazione dei Joy Division poi sono combinate alla psichedelia che però si differenzia da quella dei Doors perchè nevrotica e sfiancante; infine le melodie pop del cantato sono quasi bisbigliate affinché possano emergere per poi galleggiare sulla tensione della parte strumentale.


A JESUS AND MARY CHAIN CONCERT AT NORTH LONDON POLYTECHNIC IN MARCH 1985 WHERE A RIOT BROKE OUT - BRITAIN


I 15 brani di Psycocandy sono strutturati tutti alla stessa maniera: gli accordi dei pezzi sono tre, la durata si aggira sui tre minuti e sono tutti tormentati dalle stratificazioni dei roboanti feedback di chitarra. Inoltre nessuno di questi, contrariamente ai testi degli artisti citati, contiene alcun messaggio politico, sociale o etico, ripiegandosi invece verso il microcosmo interiore con al centro un buco nero dei Reid dal quale  verrà  inevitabilmete attratto ogni ascoltatore.
Il termine shoegaze sta per “colui che fissa le proprie scarpe” e non poteva esserci metafora migliore per indicare il filone musicale creato dai The Jesus and Mary Chain. L’album si apre con la il brano scelto per la Track Of The Day, forse il più conosciuto, sicuramente tra i più belli, un inno generazionale. Just Like Honey prende il via con una batteria che detta una cadenza quasi marziale,  qualche istante e su questa si innesta la linea di basso, ma solo dopo pochi  secondi la solida linea ritmica viene violentata dai riverberi di chitarra sui quali scorre la voce di Jim Reid. I’ll be your plastic toy…

Band della vita.


BONUS TRACK


 

 

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